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Sport e infrastrutture: prospettive luganesi


Dopo la pausa estiva e diversi eventi in altre sedi, i panathleti sono tornati a Villa Sassa per il primo convivio autunnale del 2024, tenutosi lo scorso 17 ottobre.

Prima delle consuete informazioni di servizio, i presenti hanno osservato un minuto di silenzio per commemorare Geo Mantegazza, figura tanto fondamentale quanto amata nel panorama sportivo (e non solo) ticinese. Nel 2016 Geo, venuto a mancare lo scorso 10 ottobre, era stato premiato anche dal Panathlon, che lo aveva insignito del prestigioso Domenico Chiesa Award. I panathleti hanno espresso le più sincere condoglianze alla socia Vicky per la perdita del suo caro papà e a tutto lo staff dell'Hockey Club Lugano.


Succesivamente il Presidente Stival ha ceduto la scena ai protagonisti della serata: i giovani sportivi d'élite. Aron Besozzi, Direttore della SPSE di Tenero, ha premiato i migliori studenti della scuola: Mattia Lunghini, specialista nella corsa d’orientamento e Simone Zanetti, giocatore di unihockey, hanno ottenuto la miglior media (5.05) nell'attestato federale di maturità professionale bilingue indirizzo economia. A ottenere la miglior media (5.40) nel percorso plurilingue è stata Anna Pelossi, categoria musical. La seconda parte della serata è stata dedicata a un tema particolarmente sentito dai panathleti luganesi: le infrastrutture della città. Due membri del Panathlon Club con ruoli importanti nel panorama sportivo luganese sono intervenuti a riguardo. Roberto Badaracco, Vicesindaco di Lugano e Capo Dicastero Cultura, Sport ed Eventi, ha fornito un aggiornamento sullo sviluppo del polo sportivo di Lugano e sul nuovo Palazzetto dello Sport. A seguire, Michele Campana ha condiviso la sua esperienza sulle infrastrutture necessarie per ospitare competizioni UEFA, illustrando i criteri tecnici attraverso l'esempio dell'FC Lugano.





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